Integrara il Training Autogeno nella Tua Vita
Integrara il Training Autogeno nella Tua Vita
Praticare il training autogeno non richiede ore di impegno o tecniche complesse. Bastano pochi minuti al giorno per trasformare il caos in calma e creare uno spazio di benessere dentro di te.
Questa tecnica è come premere un "pulsante di pausa" per la tua mente e il tuo corpo, portandoti verso uno stato di equilibrio e serenità.
Sleep" di Salvador Dalí (1937) è un dipinto profondamente simbolico che riflette molte delle ossessioni e degli interessi del pittore surrealista durante gli anni '30. L'opera si inserisce in un contesto culturale e personale particolarmente significativo per Dalí, un periodo in cui esplorava le connessioni tra arte, psicoanalisi, e i suoi tormenti interiori.
Dalí era fortemente influenzato dalle teorie di Sigmund Freud, soprattutto riguardo ai sogni e all'inconscio. Con "Sleep", egli cerca di rappresentare l'atto del dormire non solo come un momento di riposo fisico, ma come uno stato precario in cui la mente è sospesa tra realtà e sogno.
Il dipinto è stato creato nel 1937, durante la guerra civile spagnola (1936-1939). Questo contesto storico si riflette nel senso di instabilità e tensione dell'opera. L'immagine del volto gigantesco sorretto da bastoni fragili potrebbe rappresentare la vulnerabilità dell'umanità in un momento di crisi politica e sociale.
La distorsione del viso rappresenta la natura irreale e surreale dei sogni. È una manifestazione di come il sonno disconnette il corpo e la mente dalla realtà ordinaria, trasformando le percezioni e creando un mondo onirico in cui tutto è fluido e mutevole.
Il viso sospeso nell'opera Sleep evoca l'immagine della mente durante il rilassamento profondo: vulnerabile, ma sorretta da strutture di supporto che simboleggiano le tecniche di auto-regolazione, come la respirazione consapevole e l'immaginazione guidata. Proprio come il volto si abbandona al sonno, lasciandosi sostenere, nel training autogeno ci affidiamo a semplici esercizi per lasciar andare le tensioni e favorire uno stato di equilibrio psicofisico.
Meccanismi di Azione
Le tecniche di rilassamento, come il rilassamento muscolare progressivo e la respirazione lenta, stimolano il sistema nervoso parasimpatico
Regolazione del sistema nervoso autonomo:
Antagonizzando l’iperattivazione del sistema simpatico causata dallo stress.
Questo riequilibrio si traduce in una riduzione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e dei livelli di cortisolo.
Modulazione della risposta infiammatoria:
Il rilassamento riduce i livelli di citochine pro-infiammatorie, come IL-6 e TNF-α, spesso elevate in condizioni di stress cronico.
Favorisce il recupero immunitario, diminuendo i marcatori dell’infiammazione sistemica.
Riduzione della tensione muscolare:
Tecniche come il rilassamento muscolare progressivo riducono la tensione accumulata nei muscoli, abbassando i livelli di lattato e migliorando la microcircolazione periferica.
Training Autogeno (TA) è progettato per essere universale, replicabile e autonoma.
Il Training Autogeno (TA), sviluppato da Johannes Heinrich Schultz, è una tecnica di rilassamento basata su esercizi standardizzati.
La sua forza risiede proprio nella rigidità: una struttura fissa che offre sicurezza, stabilità e neutralità.
Attraverso formule semplici e ripetitive come "Il mio braccio destro è pesante" o "Il mio cuore batte calmo e regolare," il TA guida il praticante in un percorso di rilassamento progressivo, riducendo stress e tensioni.
Il TA non cerca di essere creativo o flessibile, ma di fornire un metodo solido e prevedibile.
È un’ancora contro il caos, una base stabile da cui costruire benessere psicofisico.
Ideale per chi cerca funzionalità ed efficacia, il TA si distingue per la sua capacità di trasformare la ripetizione in uno strumento di disciplina e di automazione del rilassamento.
La struttura rigida del TA è uno dei motivi per cui ha avuto così tanto successo:
È facile da insegnare e apprendere.
Non richiede un terapeuta presente, garantendo autonomia.
È replicabile in contesti diversi, dalla clinica alla vita quotidiana.
La ripetitività crea sicurezza: La rigidità del TA evita la necessità di decisioni o interpretazioni, che potrebbero diventare un ostacolo per chi è già sopraffatto da stress o ansia. Le formule fisse ("Il mio braccio destro è pesante") offrono una guida rassicurante e costante.
Una base stabile: La struttura standardizzata elimina l'incertezza, dando un punto fermo da cui partire, indipendentemente dall'esperienza o dal contesto.
Paradosso della flessibilità: La struttura rigida crea uno spazio dove la mente può esplorare liberamente.
Sapere cosa fare permette al praticante di rilassarsi e "lasciarsi andare," senza il bisogno di inventare o interpretare.
Gli esercizi seguono un ordine prestabilito: pesantezza, calore, respirazione, cuore, plesso solare e freschezza della fronte. Schultz progettò questa sequenza per attivare progressivamente il rilassamento fisico e mentale.
Sequenza Fissa:
La struttura è immutabile: per Schultz, ogni passo prepara il corpo e la mente per il successivo.
Formule Standard:
Le frasi usate nel TA (come "Il mio braccio destro è pesante") sono precise e ripetitive.
Ripetitività:
La pratica richiede ripetizioni regolari.
Universale e Basilare:
Schultz progettò il TA per essere praticabile da chiunque, senza bisogno di modifiche o personalizzazioni.
La Pesantezza:
Rappresenta il rilassamento muscolare. Gli esercizi invitano a percepire una sensazione di pesantezza progressiva in diverse parti del corpo.
Formula guida: "Il mia mano destra è pesante."
Il Calore:
Induce la vasodilatazione e promuove il rilassamento. Gli esercizi aiutano a percepire calore in specifiche aree.
Formula guida: "Il mio braccio destro è caldo."
La Respirazione:
Porta attenzione al ritmo naturale del respiro, senza modificarlo.
Formula guida: "Il mio respiro è calmo e regolare."
Il Cuore:
Stimola la consapevolezza del battito cardiaco, favorendo una sensazione di calma.
Formula guida: "Il mio cuore batte calmo e regolare."
Il Plesso Solare:
Promuove una sensazione di calore e benessere nella zona addominale.
Formula guida: "Il mio plesso solare è piacevolmente caldo."
La Freschezza della Fronte:
Induce una sensazione di freschezza nella fronte per completare il rilassamento.
Formula guida: "La mia fronte è piacevolmente fresca."
Conclusione e Ritorno
Interruzione graduale:
Per chiudere l’esercizio, riportare l’attenzione al corpo, muovendo delicatamente mani e piedi per uscire dal rilassamento in modo graduale.
Formula guida: "Ora il mio corpo torna al suo stato naturale, pronto per muoversi. Muovo lentamente le dita delle mani e dei piedi."
Porto con me la leggerezza del respiro, la calma del cuore e il calore che mi avvolge. Muovo il mio corpo con gratitudine, sentendomi rinnovato, presente e forte.
L’esercizio della Pesantezza è il primo e più fondamentale degli esercizi del Training Autogeno (TA). Questo esercizio è progettato per indurre il rilassamento muscolare progressivo, favorendo una diminuzione delle tensioni corporee e promuovendo uno stato di calma generale. La sensazione di pesantezza viene evocata attraverso suggestioni verbali semplici e ripetitive, che guidano il praticante a percepire un rilassamento profondo in tutto il corpo.
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"Trova una posizione comoda, sentendo il contatto del tuo corpo con la superficie che ti sostiene."
Focus sul respiro:
Il respiro è lasciato fluire liberamente e naturalmente, senza forzature. Questo aiuta a creare uno stato di quiete e stabilità iniziale.
Esecuzione
Focalizzazione su una parte del corpo (braccio destro):
Il praticante viene invitato a portare l’attenzione al proprio braccio destro, osservandone il peso naturale senza cercare di modificarlo.
Formula guida: "Il mio braccio destro è pesante."
Ripetizione della formula:
La frase viene ripetuta mentalmente o verbalmente più volte, in modo calmo e lento, lasciando il tempo per percepire l’effetto della suggestione.
Estensione della pesantezza:
Una volta percepita la sensazione nel braccio destro, si passa al braccio sinistro, seguendo lo stesso processo.
Successivamente, la sensazione viene estesa alle gambe, al busto e infine all’intero corpo.
Formula guida: "Le mie braccia sono pesanti... Le mie gambe sono pesanti... Tutto il mio corpo è pesante."
"Ora il mio corpo torna dolcemente alla sua vitalità naturale. Porto con me la calma e la serenità di questo momento."
Muovendo lentamente le dita delle mani e dei piedi,
"Conservo dentro di me questa tranquillità, pronta a sostenermi durante la giornata."
"La Siesta" di Vincent van Gogh ci invita a contemplare la serenità di un momento di riposo, in cui i corpi si abbandonano al proprio peso e si fondono con la terra. Come nell’esercizio della pesantezza, il contatto con il suolo diventa il punto di partenza per ritrovare equilibrio e calma interiore.
L’esercizio del Calore è il secondo dei sei esercizi fondamentali del Training Autogeno (TA). Questo esercizio favorisce il rilassamento vascolare, inducendo una sensazione di calore piacevole e diffusa in specifiche aree del corpo. Attraverso suggestioni verbali semplici, il praticante è guidato a percepire la vasodilatazione e il miglioramento della circolazione, promuovendo uno stato di calma profonda.
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Per affrontare il secondo esercizio, aiuta avere già familiarità con il primo esercizio della pesantezza. La pratica del calore verrà proposta dopo aver completato il "giro di pesantezza," utilizzando le stesse aree del corpo già esplorate. Questo approccio graduale permette al praticante di costruire su ciò che ha già appreso, favorendo un rilassamento ancora più profondo e una maggiore connessione con le sensazioni corporee.
Trova una posizione comoda, percepisci il contatto del tuo corpo con la superficie che ti sostiene e dopo aver eseguito il primo esercizio "la pesantezza", Il praticante è guidato a riportare l’attenzione al braccio destro, per iniziare gradualmente a percepire la sensazione di calore che si diffonde.
Formula guida:
"Il mio braccio destro è caldo."
Questa frase guida, pronunciata mentalmente o verbalmente, richiama l’esperienza precedente della pesantezza e introduce una nuova suggestione, invitando il corpo a percepire una sensazione di calore che si diffonde lentamente e piacevolmente.
procedere con calma, senza fretta, lasciando che le sensazioni si sviluppino naturalmente. Il calore sarà successivamente esteso:
Al braccio sinistro, seguendo lo stesso processo.
Alle gambe, al busto e infine all’intero corpo.
Formula guida progressiva:
"Le mie braccia sono calde... Le mie gambe sono calde... Tutto il mio corpo è caldo."
"Ora il mio corpo torna dolcemente alla sua vitalità naturale. Porto con me il calore e la serenità che ho coltivato in questo momento, sentendoli avvolgermi come una morbida coperta."
Muovendo lentamente le dita delle mani e dei piedi, il praticante riscopre il contatto con il corpo, lasciando che il calore si diffonda dolcemente.
"Immagino questo calore, sempre disponibile dentro di me."
"Questa calma e questo calore sono una risorsa preziosa, che mi accompagna e mi sostiene durante la giornata."
"Il Porto di Saint-Tropez" di Paul Signac cattura con i suoi colori caldi e le pennellate puntiniste un senso di armonia e diffusione. Le tonalità giallo-arancio che si riflettono sull’acqua richiamano la sensazione di calore piacevole che si espande nel corpo durante l’esercizio del Calore del Training Autogeno. Come i colori di questa scena si diffondono in modo naturale e fluido, il calore corporeo promuove il rilassamento vascolare e uno stato di calma profonda.
Quando il praticante ha acquisito una buona familiarità con gli esercizi di pesantezza e calore, si può introdurre la fase successiva: la respirazione. Questa fase rappresenta un passaggio fondamentale verso una connessione più profonda tra corpo e mente, favorendo uno stato di calma e presenza. Non è necessario che la percezione di pesantezza e calore sia perfetta o costante; l’importante è che il praticante inizi a sentirsi a proprio agio con queste sensazioni e sia pronto ad esplorare un nuovo livello di rilassamento.
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L’Esercizio della Respirazione
L’obiettivo è portare attenzione al respiro senza modificarlo, lasciandolo fluire in modo naturale. Questo aiuta a stabilire un ritmo regolare, che supporta ulteriormente il rilassamento fisico e mentale.
Focalizzazione sul Respiro Naturale:
Si invita il praticante a osservare il proprio respiro, percependo il movimento spontaneo del torace o dell’addome.
Formula guida: "Il mio respiro è calmo e regolare."
Accettazione del Ritmo:
Non si richiede di controllare o cambiare il respiro. Qualsiasi ritmo va bene, purché il praticante lo accolga con serenità.
Estensione del Rilassamento:
Si può combinare la respirazione con le sensazioni di pesantezza e calore già esplorate:
"Ad ogni respiro, il mio corpo diventa sempre più rilassato e caldo."
Ritorno e Chiusura
"Ora il mio respiro mi accompagna dolcemente verso la riemersione, come una brezza leggera che mi sostiene e mi guida.
Il praticante è guidato a percepire il fluire del respiro come un soffio di energia, che sostiene il ritorno graduale alla consapevolezza del corpo.
Formula guida:
"Ogni respiro mi dona leggerezza e tranquillità. A ogni esalazione lascio andare ogni peso, ritrovando calma e vitalità."
Muovendo lentamente le dita delle mani e dei piedi, il praticante riscopre con delicatezza il contatto con il corpo, lasciandosi guidare dalla stabilità del respiro.
Formula guida conclusiva:
"Porto con me questa serenità, una risorsa sempre disponibile per affrontare con presenza ogni momento della mia giornata."
raffigura un vasto cielo con nuvole che dominano il paesaggio sottostante. L'ampiezza del cielo e il movimento soffice delle nuvole trasmettono un senso di leggerezza e libertà, richiamando la fluidità naturale del respiro. Il cielo aperto evoca una connessione armoniosa tra l'aria e la terra, proprio come il respiro celebra la leggerezza e la serenità del momento presente. Come le nuvole che fluttuano nel cielo, il respiro porta armonia e leggerezza al corpo e alla mente, guidandoci verso un rilassamento profondo.
Una volta che il praticante ha preso confidenza con gli esercizi di pesantezza, calore, e respirazione, si può passare alla quarta fase: la consapevolezza del cuore. Questo esercizio si concentra sulla percezione del battito cardiaco e sul suo ritmo, promuovendo una connessione profonda con il centro simbolico ed energetico del corpo. La calma e la regolarità del battito sono indotte attraverso una semplice suggestione, che aiuta il praticante a entrare in uno stato di rilassamento ancora più
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profondo.
L’Esercizio del Cuore
Focalizzazione sul Battito:
Si invita il praticante a portare l’attenzione al proprio petto, ascoltando il ritmo del battito cardiaco.
Formula guida: "Il mio cuore batte calmo e regolare."
Accettazione del Ritmo Naturale:
È importante sottolineare che il battito può variare e che ogni ritmo è valido. La percezione non deve essere forzata, ma lasciata emergere spontaneamente.
Combinazione con gli Esercizi Precedenti:
Per potenziare l’effetto dell’esercizio, si possono combinare le suggestioni di pesantezza e calore:
"Ad ogni battito, il mio corpo diventa più pesante e rilassato."
"Ad ogni battito, sento il calore diffondersi in tutto il mio corpo."
Regolarità e Serenità:
Il praticante viene guidato a percepire il cuore come un centro di calma e stabilità, che pulsa al ritmo della vita stessa.
Ritorno e Chiusura
Graduale Ripresa
Per concludere l’esercizio, il praticante è invitato a lasciare andare delicatamente il focus sul cuore e a riportare l’attenzione al respiro naturale e al contatto con il corpo. Questo passaggio consente un ritorno graduale alla consapevolezza, mantenendo la calma acquisita durante la pratica.
Formula guida: "Il mio cuore è calmo e regolare, e il mio corpo è pronto per tornare al movimento con leggerezza e vitalità."
Movimenti Delicati Muovendo lentamente le dita delle mani e dei piedi, il praticante risveglia il corpo, lasciando che il respiro guidi ogni gesto.
Formula guida: "Ad ogni respiro riscopro la connessione con il mio corpo, portando con me la calma e la leggerezza di questo momento."
Porto con me questa tranquillità, come un’ancora a cui posso tornare in qualsiasi momento, per ritrovare stabilità e serenità.
raffigura un gruppo di girasoli disposti in un vaso, ognuno con un aspetto unico ma tutti in armonia. La composizione circolare e i toni caldi evocano la vitalità e il ritmo continuo del cuore, il centro simbolico dell’energia e della vita. Come i girasoli che si volgono verso il sole, il battito cardiaco ci connette alla nostra essenza e al flusso naturale del corpo.Ogni fiore è unico, come ogni battito cardiaco è una connessione unica con il momento presente. Van Gogh celebra la vitalità e l’armonia, richiamando la consapevolezza del cuore come centro del ritmo e dell’energia. Come i girasoli si volgono verso il sole, così la percezione del cuore ci connette alla calma e alla presenza interiore.
La fase del Plesso Solare rappresenta un ulteriore passo verso un rilassamento più profondo e integrato. Questo esercizio si concentra sulla zona dell’addome, stimolando una sensazione di calore piacevole e avvolgente che promuove il benessere fisico e mentale. Il plesso solare, situato nella regione epigastrica, è spesso considerato il “centro energetico” del corpo, e il rilassamento in quest’area contribuisce a regolare le emozioni e favorire una maggiore armonia psico-fisica.
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L’Esercizio del Plesso Solare
Focalizzazione sull’Addome:
Si invita il praticante a portare l’attenzione alla zona dell’addome, immaginando un calore piacevole che si diffonde dal plesso solare.
Formula guida: "Il mio plesso solare è piacevolmente caldo."
Visualizzazione del Calore:
Per facilitare la percezione, si può suggerire di immaginare il calore come un sole interno che irradia energia e tranquillità, o come una coperta calda che avvolge l’addome.
Formula di supporto: "Sento un calore morbido e piacevole espandersi dall’addome a tutto il corpo."
Combinazione con gli Esercizi Precedenti:
Si collega il calore percepito nel plesso solare alle sensazioni già esplorate:
"Ad ogni respiro, il calore del mio plesso solare si diffonde in tutto il corpo."
"La mia pesantezza, il calore e il ritmo del cuore si uniscono in una sensazione di profonda calma."
Benefici dell’Esercizio
Fisiologici:
Stimola la vasodilatazione nell’area addominale, migliorando la circolazione e favorendo il rilassamento degli organi interni.
Aiuta a regolare il sistema digestivo e a ridurre tensioni nella zona addominale, spesso colpita da stress.
Emotivi:
Promuove un senso di equilibrio e serenità, poiché il plesso solare è strettamente legato alla regolazione emotiva.
Psicologici:
Rafforza il senso di controllo e connessione con il proprio corpo.
Graduale Ripresa Si invita il praticante a lasciare andare la focalizzazione sul plesso solare, riportando l’attenzione al respiro naturale e al contatto con il corpo. Questo passaggio facilita un ritorno dolce e consapevole al momento presente.
"Il calore del mio plesso solare rimane con me, portandomi calma e benessere. Muovo lentamente il corpo per tornare al presente."
Movimenti DelicatiIl praticante è guidato a muovere lentamente le dita delle mani e dei piedi, risvegliando il corpo con piccoli gesti.
"Ad ogni movimento ritrovo energia e leggerezza, mantenendo la calma e la serenità sperimentate durante l’esercizio."
Integrazione Finale "Il calore e la calma che ho coltivato si fondono in me, accompagnandomi come una risorsa costante di equilibrio e forza interiore per il resto della giornata."
Con l’introduzione del plesso solare, il praticante raggiunge un nuovo livello di rilassamento, aprendosi alla possibilità di un equilibrio emotivo e fisico più profondo. Questo esercizio prepara il terreno per l’ultimo passaggio degli esercizi inferiori: la freschezza della fronte.
Questo passaggio rappresenta il culmine della pratica di rilassamento, portando equilibrio e chiarezza mentale.
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La freschezza della fronte è l’ultimo esercizio degli esercizi inferiori del Training Autogeno (TA). La freschezza percepita nella fronte aiuta a stabilizzare lo stato di calma raggiunto con gli esercizi precedenti, promuovendo uno stato di lucidità e riposo profondo.
Quando Procedere?
Segnali di Prontezza:
Il praticante riesce a percepire con una certa regolarità le sensazioni di pesantezza, calore, respiro calmo, ritmo del cuore e calore del plesso solare.
Dimostra una buona capacità di focalizzazione e rilassamento, senza tensioni evidenti.
Approccio Graduale:
Anche se la percezione degli esercizi precedenti non è perfetta, l’introduzione della freschezza della fronte può essere utile per completare il ciclo di rilassamento, purché non si creino aspettative o pressioni eccessive.
L’Esercizio della Freschezza della Fronte
Focalizzazione sulla Fronte:
Si invita il praticante a portare l’attenzione alla fronte, immaginandola fresca e piacevolmente rilassata.
Formula guida: "La mia fronte è piacevolmente fresca."
Visualizzazione della Freschezza:
Per facilitare la percezione, si può suggerire di immaginare una brezza leggera che accarezza la fronte o una sensazione di fresco simile a quella che si prova all’ombra in una giornata calda.
Formula di supporto: "Sento una freschezza leggera e rinfrescante che si diffonde dalla mia fronte."
Collegamento agli Esercizi Precedenti:
La freschezza viene integrata nel rilassamento già sviluppato:
"Con ogni respiro, il mio corpo è caldo e rilassato, mentre la mia fronte è fresca e chiara."
Benefici dell’Esercizio
Fisiologici:
Riduce eventuali tensioni residue nella testa e nel collo.
Favorisce la vasocostrizione nella zona della fronte, bilanciando il rilassamento indotto dal calore corporeo.
Psicologici:
Promuove chiarezza mentale e concentrazione.
Aiuta a stabilizzare lo stato di calma raggiunto, preparando il praticante a ritornare all’attività con maggiore equilibrio.
Emotivi:
Riduce ansia e preoccupazioni, creando una sensazione di leggerezza e lucidità.
Ritorno e Chiusura
Ripresa Graduale Si invita il praticante a lasciare andare delicatamente la sensazione di freschezza, riportando l’attenzione al respiro naturale e alla percezione del proprio corpo. Questo passaggio favorisce un risveglio consapevole e armonioso.
"Porto con me la freschezza della mia fronte, una sensazione di leggerezza e calma che mi accompagna mentre ritorno al movimento."
Movimenti Dolci Si guida il praticante a iniziare con piccoli movimenti delle dita, delle mani e dei piedi, risvegliando gradualmente il corpo e riprendendo contatto con l’ambiente circostante.
"Ad ogni movimento sento tornare l’energia e la vitalità, mantenendo dentro di me la tranquillità provata durante l’esercizio."
Integrazione Finale Si incoraggia il praticante a integrare la sensazione di freschezza e rilassamento nella propria giornata.
"Questa freschezza e questa calma sono ora parte di me. Le porto con me come una risorsa che posso richiamare ogni volta che ne sento il bisogno."
Adattamenti e Consigli
Praticanti con difficoltà: Se la freschezza è difficile da percepire, si può iniziare con una visualizzazione semplice (es. una brezza leggera o un panno fresco sulla fronte) senza forzare.
Normalizzare le sensazioni: È importante ricordare al praticante che non è necessario percepire la freschezza in modo immediato o intenso; ogni esperienza è valida.
(Espandi)
È un metodo naturale che si basa sulla capacità innata del corpo di rilassarsi e rigenerarsi.
Il TA può essere utilizzato da chiunque desideri ridurre lo stress, migliorare la qualità della vita o favorire il benessere psico-fisico.
Precauzioni
È sconsigliato per persone con:
Disturbi psichiatrici gravi, come psicosi o gravi dissociazioni.
Epilessia, se non monitorata da un professionista esperto.
Conclusione
Per tutti gli altri, il TA rappresenta uno strumento efficace e accessibile per ritrovare equilibrio e serenità.
Il Modello Fisiologico
Il Training Autogeno (TA) agisce direttamente sui meccanismi fisiologici del corpo, inducendo uno stato di profondo rilassamento.
Attraverso la ripetizione di formule semplici, si favorisce il rilassamento muscolare, la vasodilatazione e l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico.
Rilassamento muscolare: Gli esercizi di “pesantezza” aiutano a ridurre la tensione muscolare, inducendo una sensazione progressiva di distensione. Questo processo non solo allevia lo stress fisico, ma contribuisce anche al rilassamento mentale.
Vasodilatazione: Gli esercizi di “calore” stimolano la vasodilatazione periferica, migliorando la circolazione sanguigna. Questo effetto porta una sensazione di calore nelle zone su cui si concentra l’attenzione, riducendo stati di tensione cronica.
Attivazione parasimpatica: Il TA favorisce uno stato di equilibrio nel sistema nervoso autonomo, riducendo l’iperattivazione del sistema simpatico (legato allo stress) e potenziando l’azione del sistema parasimpatico, responsabile della calma e del recupero. Questo si traduce in una riduzione del battito cardiaco, del respiro affannoso e della pressione arteriosa.
L’Autogenia
Il termine “autogenia” indica la capacità del praticante di autoindurre uno stato di rilassamento senza la necessità di un intervento esterno.
Questo rappresenta uno degli elementi distintivi del TA rispetto ad altre tecniche, come l’ipnosi, che possono richiedere la guida di uno specialista.
Autonomia: Attraverso l’allenamento regolare, il praticante sviluppa la capacità di auto-regolare i propri stati fisiologici e mentali, rendendolo uno strumento prezioso in qualsiasi contesto, anche lontano dal supporto di un professionista.
Semplicità delle formule: Le affermazioni standardizzate, ripetute con attenzione e consapevolezza, permettono di concentrare l’attenzione e facilitare l’induzione dello stato autogeno.
Psicosomatica
Il TA si basa sull’interazione tra mente e corpo, sfruttando il legame psicosomatico per promuovere il benessere globale.
Durante gli esercizi, il corpo risponde ai suggerimenti mentali con cambiamenti fisiologici concreti, dimostrando l’influenza reciproca tra i due sistemi.
Riduzione dello stress: La pratica regolare aiuta a interrompere il circolo vizioso dello stress, in cui pensieri negativi alimentano tensioni fisiche e viceversa.
Consapevolezza corporea: Gli esercizi sviluppano una maggiore connessione con il proprio corpo, permettendo di riconoscere e affrontare tensioni o disagi prima che diventino cronici.
In definitiva, il Training Autogeno è uno strumento versatile, scientificamente fondato e applicabile in una vasta gamma di contesti.