Primo Passo: “Qui e Ora”
L'essenza del primo passo è lasciare andare la tendenza a essere persi in pensieri sul passato o sul futuro. La mente vaga trasportandoci in luoghi molto lontani dal “qui e ora” Tende a rimuginare e a giudicare in continuazione qualsiasi cosa: noi stessi, gli altri, il mondo, smettiamo di vivere il presente perché rimpiangiamo il passato o perché siamo eccessivamente proiettati nel futuro.
Il Viandante sul mare di nebbia, manifesto dell'intero movimento Romantico. di Caspar David Friedrich, realizzato nel 1818 e conservato alla Hamburger Kunsthalle di Amburgo.
Questo dipinto, simbolo di introspezione e contemplazione, invita a vivere il momento presente. Il viandante, immerso nella nebbia, rappresenta la ricerca di chiarezza e connessione con il "qui e ora", lasciando andare il peso del passato e del futuro.
Pratica del giorno: "Quando smetti di agitare l'acqua, questa torna limpida da sola."
Focus sull’esperienza presente: Scegliere di prestare attenzione a un’attività semplice: Concentrarsi sul ritmo naturale del respiro, notando l'inspirazione e l'espirazione senza cercare di modificarla.
Accettazione: Notare pensieri ed emozioni che emergono senza cercare di cambiarli o giudicarli. Osservarli, come se fossero foglie che passano sull’acqua. E le emozioni, come il riflesso della luce che danza sulla superficie dell'acqua.
Ninfee, di Claude Monet. Raffigura lo stagno delle ninfee nel giardino dell'artista a Giverny, queste opere catturano la tranquillità dell'acqua e la bellezza naturale, invitando alla contemplazione e alla presenza nel momento.
Stagno a Montgeron, San Pietroburgo, Ermitage (1877)
Come nell'acqua di Monet ogni turbamento si dissolve se lasciato andare.
La chiarezza non si ottiene con lo sforzo, ma con l’attesa paziente e l’osservazione consapevole.
Claude Monet non è solo il padre dell'Impressionismo, ma anche un maestro dell’attenzione al presente.
Dipingeva la luce, non gli oggetti → Non cercava di definire la realtà con contorni precisi, ma di catturare l’istante così com’era, con colori mutevoli e pennellate libere. Nel suo giardino dipinse centinaia di versioni delle Ninfee:
ogni tela non è la rappresentazione di un lago, ma di un momento irripetibile.
L’arte del lasciar andare → Monet lavorava rapidamente, senza ripensamenti, accettando ogni colpo di pennello come parte dell’insieme.
Era un precursore della percezione visiva moderna → Studi recenti mostrano che la sua tecnica anticipava teorie neurologiche sulla percezione del colore e del movimento. Non dipingeva quello che sapeva, ma quello che vedeva nel momento.
Vedeva oltre la forma → Con l’età Monet, invece di arrendersi, dipinse le Ninfee in modo sempre più astratto, dimostrando che la realtà non è un dato oggettivo, ma un’esperienza soggettiva in continua evoluzione.
Regate ad Argenteuil, Parigi, Musée d'Orsay (1872);
Fare qualcosa di meno
"Passeggiata lungo la scogliera a Pourville" Claude Monet (1882).
Il dipinto ritrae un momento sospeso nel tempo, dove la forza della natura si unisce alla calma interiore. Le figure che passeggiano lungo la scogliera non sono affrettate, ma sembrano concedersi al presente, immerse nella bellezza del paesaggio. I movimenti del vento e del mare trasmettono un contrasto tra dinamismo e quiete, un invito visivo a rallentare e riflettere.
